I cittadini lettori ed elettori constatano che la magistratura seguita a non fare il proprio dovere. Velocissima e ben organizzata per colpire chi fa emergere corruzione e verità, cerca poi in ogni modo di far tacere e non rendere pubblici gli aspetti che possono coinvolgere lei o/e altri soggetti di potere.
La indignazione dei cittadini lettori ed elettori per la documentazione pubblicata nei tre siti www.casigiudiziari.it, www.ilmostrodifirenze.com e www.arteetangenti.com è tale da chiedere di esplicitare anche quelle pruriginose verità che dovrebbero emergere da pubblico processo riguardante l’abbandono minore (reato che non va in prescrizione) e il citato agriturismo, ma che vasti settori della magistratura presumibilmente collusi e corrotti si ostinano a non fare, onde coprire il marcioso “sistema”.
Di fronte perciò a tali ripetute ed insistenti richieste di non pochi cittadini lettori ed elettori, acconsentiamo ad esplicitare.
Tali notizie – che riguardano l’ agriturismo di cui ai documenti precedenti, e che scagionano la sig.a XXX coinvolta nell’ episodio dell’ abbandono del minore – fanno invece luce su taluni aspetti che coinvolgono le istituzioni.
Sinteticamente la vicenda.
Individuato – attraverso il GPS e adeguato tablet – il sig. YYY quale elemento cardine della vicenda agriturismo/abbandono minore (settembre 2013), si provvedeva a far fare ricerche, da cui emergeva che lo stesso era schedato quale “possessore abituale di droga per uso personale”.
Vista la – per molti aspetti – delicatezza della situazione, si provvedeva a far analizzare in laboratorio dei capelli della sig.ra XXX. Dopo vari tentativi (la Legge non tutela la verità ma la privacy… di fatto aiutando a coprire l’ illecito), un laboratorio accettava di sottoporre ad analisi riservata detti reperti, analisi che poi venivano fatte leggere ma non consegnate, avendo avuto esito positivo attestante cioè un uso di leggere sostanze stupefacenti, per lo più eccitanti o afrodisiaci, tali però da comprometterne la lucidità e quindi la responsabilità della sig.ra XXX. Veniva inoltre spiegato che tali casi non infrequenti, anzi piuttosto diffusi, consistevano nell’ offrire inizialmente bibite “preparate” alle ignare vittime adescate, che poi venivano filmate e fotografate, e ricattate nei minori (“fai oramai parte del giro”).
Alla luce di questa evidenza documentale, si pianificava di richiedere al Giudice preposto (dicembre 2013) le analisi opportune, e lo si comunicava preventivamente ad avvocato di controparte (dicendo di aver saputo che il sig. YYY era schedato per uso personale di droga).
Ma con stupore, all’ udienza fissata la sig.ra XXX si presentava con preventiva analisi di esito negativo, redatta (salvo errore di memoria) da laboratorio universitario.
Impossibilitati a controbattere vista la prassi non ortodossa di quanto precedentemente fatto analizzare, ci si chiedeva come fosse stato possibile che altro laboratorio avesse dato referto “negativo”, contrastante con quello “positivo”.
L’ enigma veniva risolto solo quando l’ investigatore privato di lì a poco (gennaio 2014) provvedeva a fare un sopralluogo in agriturismo, e – rappresentando il pericolo di omertà stante il processo in corso – chiedeva di far luce sull’ episodio dell’ abbandono del minore (5/6 settembre 2013). Dopo iniziale reticenza, la titolare dell’ agriturismo confermava che dai registri delle presenze la sig.ra XXX non risultava registrata nelle date indicate dal GPS e confermate dalla stessa sig.ra XXX, e che quindi doveva essere stata ospite di un cliente abituale regolarmente registrato (vedasi Dichiarazione scritta).
Dall’ analisi dei registri, si evinceva che il sig. YYY (schedato quale possessore di droga per uso personale) non solo era cliente regolarmente registrato, ma affittava continuativamente appartamenti per periodi prolungati di mesi. Con ciò avvallando la ipotesi della prostituzione di alto bordo, unica possibile spiegazione a tale comportamento. (L’ ipotesi del sollazzo personale addotta da un funzionario delle Istituzioni non è sostenibile).
A questo punto unendo la falsa analisi sulla negatività della sig.a XXX con quanto emerso dal sopralluogo, era evidente che ci si trovava di fronte ad una articolata organizzazione criminale, di cui il sig. YYY era presumibilmente l’ ultima ruota, e la sig.ra XXX l’ ignara vittima adescata e poi ricattata.
In questo contesto, quale il ruolo della magistratura e delle istituzioni? Le voci raccolte parlano di gestione – anche in varie attività interconnesse – da parte di corrotti funzionari delle Istituzioni. Il silenzio omertoso e le perduranti coperture della magistratura e la sua volontà di non mettere in luce la verità, sembrano confermare – a parere dei cittadini lettori ed elettori – tale ipotesi, cioè di gran parte della magistratura quale importante parte di una oscura oligarchia criminale.
Ricordiamo quanto sinteticamente riportato in 52a Integrazione, che con la complessiva documentazione immessa nei 3 siti sopracitati, attesta delitti efferati, pedofilia, riti satanici anche su bimbi scomparsi, usura, prostituzione, droga, corpose ruberie amministrative e quant’ altro, tutte cose coperte da tanta parte della magistratura, dalla base ai vertici romani, con la complicità di gran parte dell’ arco politico locale e nazionale, che partecipa a tale marciume, o – pur sapendo – nulla fa per ripulirlo, avvalendosi di alte protezioni (vedi 48a Integrazione).
Inutile dire che i cittadini lettori ed elettori siano indignati, e auspichino azioni tese a resettare tanto marciume.
23/05/2025.