Relativamente alla documentazione riportata nel presente sito e nei siti interconnessi (che il lettore potrà autonomamente andare a ricercare e leggere onde documentarsi), si fa preliminarmente presente che qualsivoglia Autorità Inquirente è obbligata ad espletare in toto certe procedure, e precisamente:
- Nel caso di un Bilancio con denaro pubblico(cioè con contribuzioni regionali comunali ministeriali etc), e irregolarità formale data da documentata sottoscrizione apocrifa, devono essere immediatamente predisposti ed effettuati completi controlli sulla regolarità dei bilanci e del loro utilizzo.
- Nel caso di una documentata firma falsa, oltre a doversi immediatamente predisporre conseguenti accertamenti amministrativi sulla regolarità dei bilanci, si deve immediatamente convocare il Presidente responsabile del bilancio, e non aspettare 7 anni, a poche settimane dalla sopraggiunta prescrizione della predetta irregolarità formale.
- Nel caso di richieste di tangenti– da parte di funzionari di Enti pubblici – messe a Verbali con relativi nomi e cognomi, si devono immediatamente predisporre accertamenti contabili dei bilanci a conoscenza di detti funzionari richiedenti tangenti, e non limitarsi a convocarli per generici interrogatori, senza predisporre alcun accertamento amministrativo.
- Nel caso di molteplici e formalmente ineccepibili richieste di accesso a bilanci con denaro pubblico, accessi ripetutamente negati, si deve procedere ad accertamenti amministrativi e renderli pubblici, onde chiarire i presumibili motivi dei dinieghi.
- Nel caso di Documentazione presumibilmente falsa perché senza riscontro, si deve procedere d’ autorità a detti accertamenti.
- Nel caso di Interrogatori verbalizzati, si deve procedere all’ accertamento di quanto segnalato, non trascurando o dimenticando o tagliando quanto di sostanziale sottoscritto da testimoni.
- Nel caso di produzione di registrazioni a smentita di interrogatori e a supporto di ipotesi investigative, si deve procedere non solo all’ ascolto, ma anche all’ acquisizione agli Atti delle stesse, da utilizzare nel formulare Sentenze.
- Nel caso di resoconti di Investigazioni Private, si deve procedere all’ interrogatorio di chi le ha redatte e sottoscritte, e quindi all’ acquisizione documentale di quanto refertato e riferito, senza trascurare o dimenticare tale documentazione (e tali accertamenti).
- Nel caso di Documentazione e testimonianze relative a ipotesi di denaro riciclaggio di sporco e affiliazioni a certe associazioni, si deve procedere ad approfondite indagini, in particolar modo per quello che riguarda gli aspetti amministrativi di quanto a ciò collegato.
- Nel caso di redazione di Sentenze deve vigere il principio di non contraddizione, per cui le predette non possono né devono essere in parte o in toto contrastanti ed incoerenti rispetto a quanto emerso documentalmente e testimonialmente.
- Nel caso di un amministratore pubblico che abbia avuto protesti e sia notorio giocatore d’ azzardo, si deve immediatamente procedere ad accertamenti amministrativi dei bilanci da lui sottoscritti.
- Nel caso di bilanci pubblici i cui amministratori dichiarino che non sono mai stati visionati e certificati dai Revisori dei Conti, si deve immediatamente procedere ad accertamenti amministrativi e renderli pubblici.
- Nel caso della predisposizione e richiesta di Archiviazioni, in certi contesti e situazioni si deve prima aver effettuato circostanziate indagini, da cui emerga in modo sostanziale e inconfutabilmente documentato la mancanza di reati. Altrimenti tali Archiviazioni sono del tutto illogiche e ingiustificate.
- Nel caso in cui alcune di tali richieste di Archiviazioni(prive di indagini ed accertamenti) relative a procedimenti ed ambiti completamente diversi tra loro (ad es. attività agriturismo/bilanci pubblici di Enti musicali) siano state sottoscritte dallo stesso PM, tale coincidenza rende la cosa assai più problematica e degna di approfondimenti.
- Nel caso di episodi relativi ad un medesimo soggetto, non si può avere una tempistica radicalmente diversa nel procedere giudiziariamente, onde non dare l’ impressione in taluni casi di tutelare il malaffare, in taluni altri di ostacolare l’ accertamento della verità. Né si possono compiere azioni che – sembrando concertate – possano dare la sensazione di un piano predisposto per ostacolare chi chiede l’ accertamento della verità o chiede giustizia.
Ciò premesso, e premesso inoltre che sia obbligo ineludibile degli Organi Inquirenti di approfondire quanto viene loro segnalato, onde non commettere gravi inadempienze, nel caso in cui gli Inquirenti segnalati documentalmente nei presenti siti: A) siano molto numerosi, B) sia diverso e autonomo l’ oggetto di indagine dei presunti illeciti, e C) siano diversi i tempi cui si riferiscono i documenti, ciò premesso è molto difficile poter giustificare certe modalità quali errori sviste superficialità frettolosità di un singolo inquirente, ma si è più portati a supporre articolate, reiterate e complesse strategie.
Che la Magistratura sia (anche nel comune sentire del cittadino) la colonna portante e il muro maestro dello Stato è cosa assolutamente indiscutibile, a patto però che operi accertando la verità e di conseguenza esercitando la giustizia.
Al contrario, nel momento in cui emerga piuttosto inconfutabilmente una radicale difformità di impostazione, il cittadino – essenza costitutiva dello Stato – la può percepire come un Organo che in non pochi casi si muova per tutelare situazioni di corruzione anziché contrastarle, come ha scritto di recente un noto giornalista in una nota testata nazionale, che nel commentare i ripetuti scandali da cui sembra essere oramai travolta la Magistratura a cominciare dal caso Palamara/CSM, usando una terminologia popolare assai diffusa presso l’ opinione pubblica, l’ ha definita “un troiaio”.
Considerati perciò tali aspetti, e considerato anche che si sono apprese voci molto disdicevoli su questo o quel personaggio istituzionale, sarebbe estremamente opportuno che gli Organi Istituzionali citati nei presenti siti internet chiariscano pubblicamente il perché di certe mancate indagini, in tutti i vari ambiti documentati.
E ciò non in luogo appartato e confidenziale, che potrebbe concludersi con un generico ma inefficace trasferimento ad altra sede, ma in pubblico dibattimento conseguente a rinvio a giudizio, in cui i coinvolti potrebbero avere modo di chiarire il perché di certe reiterate omissioni e mancanze investigative, e darne pubblica spiegazione. E ciò in tempi brevi, entro cioè pochi mesi.
Con tale pubblico dibattimento l’ opinione pubblica – che è in crescente attesa – potrà avere risposte a talune sue domande:
- Potremmo essere in presenza di una vasta articolata tangentopoli e di una vasta e annosa diffusione di un sistema corruttivo?
- Taluni personaggi facenti parte di Organi Inquirenti potrebbero avere avuto un ruolo in tale presunto sistema? Ruolo passivo o attivo? Potrebbero tutto sapere ma nulla fare, o vi potrebbero aver partecipato attivamente?
- Alcune Toghe e Divise in non pochi casi potrebbero aver coperto situazioni illecite e criminose? E nel caso le avrebbero solo coperte o ne potrebbero aver fatto parte? E se mai con che funzione?
INOLTRE: opinione di molti (o forse dei più) è che l’ articolato sistema di corruzione che parrebbe emergere – e di cui molti soggetti istituzionali (nei partiti politici compresi, a 360°) sembrano essere pienamente consapevoli, ma pochi sembrerebbero seriamente intenzionati a porvi rimedio, con grave danno della collettività che si vede depauperata di ingentissime risorse (a quanto pare non meno del 60% del denaro pubblico a fronte di una pressione fiscale via via più onerosa) – opinione di molti (si diceva) è che il sistema per ben funzionare necessiti di persone compiacenti, scelte per lo più non per capacità e merito ma per affidabilità al sistema.
Si auspica pertanto che in tempi brevi (pochi mesi) si faccia pubblica chiarezza su tutto quanto sopra, dando risposte adeguate ed articolate alla pubblica opinione, a mezzo di rinvio a giudizio dei Soggetti Istituzionali che sembrerebbero essere coinvolti.